Da Zanetti a Cambiasso «L'Inter può fare la storia»

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view post Posted on 21/5/2010, 18:56

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Il difensore nerazzurro ringrazia il presidente Moratti che lo vede come protagonista della sfida col Bayern: «Siamo insieme da 15 anni: se penso a quando siamo partiti e a dove siamo arrivati...Ho giocato tante finali, ma per come è sentita e per quello che rappresenta è speciale». Il centrocampista argentino: «Sfida tra le più importanti». Sneijder: «Grande emozione».

MADRID (SPAGNA), 21 maggio - Javier Zanetti domani giocherà la sua partita n° 700. Un traguardo davvero importante per il giocatore che da 15 anni calca i campi di gioco di tutto il mondo con la maglia dell'Inter. L'onore del giocatore argentino è grandissimo: «Se mi metto a pensare sono tante partite con la stessa maglia. Una partita come questa vuol dire entrare nella storia. Grazie a tutti gli allenatori che ho avuto e mi hanno dato la possibilità di far bene per l'Inter».

IL CAMPIONE E IL PRESIDENTE - Zanetti dà un giudizio anche sulla stagione di Samuel Eto'o: «Non era facile il suo adattamento al calcio italiano perché arrivava da un campionato diverso e soprattutto perché il calcio spagnolo è diverso dal nostro. Mi ha colpito la sua umiltà e il suo mettersi a disposizione di un gruppo che ha fame di vittorie. Per noi è stato importante». Una parola anche per Moratti che nel pomeriggio ha detto che gli piacerebbe se Zanetti fosse protagonista assoluto della gara contro il Bayern: «Moratti ha detto che vorrebbe vedere Zanetti autore del gol decisivo? Ringrazio il presidente. Siamo insieme da 15 anni e se penso a quando siamo partiti e a dove siamo arrivati...Tornando alla domanda chiunque segnerà o ci darà il gol-vittoria sarà una soddisfazione immensa: per il presidente, per i tifosi, per tutti insomma».

LE SENSAZIONI - Il capitano dell'Inter vuole sottolineare anche le sue grandi sensazioni per la finale contro il Bayern: «Si tratta di emozioni uniche. La Champions è una competizione di grande prestigio che inseguo da tanto tempo e arriva in un momento di gioia, dopo un anno di emozioni forti. Ho giocato tante finali, ma per come è sentita e per quello che rappresenta è speciale. Mi auguro di essere felice con i miei compagni dopo la fine del match».

SUL MONDIALE - Zanetti vuole esprimere il suo giudizio anche sulla non-convocazione di Maradona in vista del Mondiale: «Non penso alle scelte di Maradona. La finale di Champions è una cosa diversa. Per noi il Mondiale è il passato e penso solo alla Champions. Da argentino mi auguro che l'Argentina sia protagonista del Mondiale perché lo merita». Zanetti riflette poi sul prossimo futuro nerazzurro alla luce della grandissima stagione disputata: «Finale di Champions può aprire un ciclo? Me lo auguro e mi auspico che ci siano altre vittorie importanti».

SU MOURINHO E IL BAYERN - Una parola anche sul possibile addio di Mourinho: «Non so cosa sta succedendo a livello personale. Lui scenderà in campo per vincere questa finale come noi e quello che accadrà lo sa solo lui. Il popolo interista attende la Coppa da 45 anni». Fondamentali in campo saranno le motivazioni che per l'Inter saranno tantissime: «Sappiamo l'importanza di questa finale che la nostra gente attende da tempo. Faremo di tutto per vincere e festeggiare con loro. Non sarà facile perché il Bayern è facile, ma ci proveremo». Zanetti spiega anche come è stata preparata la sfida decisiva con i tedeschi: «Abbiamo studiato bene il Bayern e insieme al mister stiamo studiando quello che può essere lo schieramento del Bayern. Arriviamo a questo appuntamento nel migliore dei modi conoscendo ogni dettaglio dell'avversario. A loro mancherà Ribery, a noi Motta. Due giocatori importanti».

SNEIJDER CARICO - Grande protagonista potrebbe essere Wesley Sneijder, all'inizio della stagione al Real Madrid e oggi ancora nella capitale spagnola ma con la maglia dell'Inter. Una risposta anche per il Real: «Ci ritroviamo qui nello stadio ed è bello trivarsi qui. Prima della partita e durante non siamo amici. Non ci penso a quello che è stato per il momento, perché ci sono persone che non vedo da un anno. Ma domani sarà una grande partita. Quando ho lasciato il Real per andare a Milano, non pensavo di tornare qui per la Champions, e invece eccomi qui. Per tutta la stagione l’Inter è stata una grande squadra». Grande sfida sarà con l'ex compagno di squadra nelle merengues Arjen Robben, anche lui epurato dal club di Perez: «È un giocatore molto importante per il Bayern, non l’unico». In semifinale contro il Barcellona l’arbitro ha avuto un forte impatto e in finale?: «Credo che a Barcellona l’influenza dell’arbitro non sia stata così importante. C'erano due fuorigioco che in realtà non c'erano. Ma noi abbiamo vinto quella partita a San Siro. Non c'è stato nesssun vantaggio e nemmeno domani ci sarà». L'olandese dice la sua anche su Van Gaal e Mourinho: «Non conosco Van Gaal come allenatore, l’ho conosciuto solo come ct. Mourinho lo conosce meglio. Su Mourinho dopo la partita potrete chiedere a lui. Siamo concentrati solo sulla finale».

CAMBIASSO CI CREDE - Esteban Cambiasso sprizza felicità da tutti i pori per aver raggiunto la finale di Champions, proprio in quella Madrid che lo ha mandato via, ma vuole sottolineare come anche altri appuntamenti hanno la stessa importanza: «È una delle partite più importanti. Dire che è la più importante della vita è un’esagerazione. È una di quelle che ho sognato. Tornare al Bernabeu è una grande facilità per me. Possono viverla in una città che sento un po' mia, davanti a tanti amici. Per me grandissima soddisfazione. Rispetto a Pechino è cambiato molto, la cosa fondamentale è che giochiamo insieme da un anno. Semplicemente allora non era il momento ideale della stagione». Ma l'Inter è favorita?: «Non credo alle percentuali che ci danno troppo favoriti, si parte dal 50 per cento. Dobbiamo affrontare il Bayern come abbiamo fatto col Chelsea e il Barcellona». Ma chi sarà il migliore?: «Le due squadre sono al top della stagione. Hanno vinto tutto le due squadre, noi in Italia, loro in Germania. Vedremo domani sera».
 
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